Migliori facoltà di architettura: Classifica Censis 2019 - ISPLORA
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Le migliori facoltà d'architettura

Professione

Le classifiche delle facoltà d'architettura 2019: la graduatoria internazionale dei QS World University Rankings e quella nazionale del Censis.

Si sa, l’estate è tempo di classifiche. Un discorso che vale anche per il mondo delle università. Così dopo la pubblicazione dei QS World University Rankings, una delle più importanti classifiche delle università nel mondo pubblicata annualmente da Quacquarelli Symonds, a luglio il Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) ha pubblicato le classifiche delle università italiane.

L’istituto di ricerca nazionale ha elaborato diverse classifiche (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) in merito alle strutture disponibili, ai servizi erogati, al livello di internazionalizzazione, alle borse di studio (e altri servizi per gli studenti), alla comunicazione e ai servizi digitali. 

La redazione di Isplora, dopo la “classifica delle società di architettura e design in Italia” – che individuava le 150 società di architettura in base al loro fatturato – rivolge lo sguardo al mondo accademico italiano, per una sua disamina sia nel confronto con la situazione internazionale sia per valutare la differenza fra le varie facoltà di architettura in Italia

I QS World University Rankings: dominio anglosassone

Partendo dal contesto internazionale, i QS World University Rankings hanno messo in fila le università nell’ambito “Architecture / Built environment”, individuando le migliori 100, secondo alcuni indicatori basati sulla reputazione accademica, le citazioni dei paper scientifici prodotti, H-Index* e reputazione dei propri ricercatori

La classifica risultante vede così nelle prime 10 posizioni: University College London (UCL), Massachusetts Institute of Technology (MIT), Delft University of Technology, ETH Zurich, Harvard University, University of California Berkeley, University of Cambridge, National University of Singapore, Manchester School of Architecture, Tsinghua University di Pechino

Un dominio anglosassone, dunque, interrotto dal politecnico di Zurigo, Delft e dalle università cinesi. Per quanto riguarda l’Italia nelle prime 100 università di architettura troviamo solo il Politecnico di Milano, 11mo poco prima dell’EPFL di Losanna, e il Politecnico di Torino (38o).

La classifica del Censis delle migliori facoltà d'architettura d'Italia

Discorso diverso per la classifica del Censis, anche per i diversi criteri di valutazione. Nel caso del centro di ricerca italiano, infatti, si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario italiano attraverso la valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) relativamente a: servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, strutture disponibili, comunicazione e servizi digitali, livello di internazionalizzazione. Inoltre, da quest’anno sono state introdotti altri criteri come: l’occupabilità dei laureati delle università statali, il grado di soddisfazione per i servizi (aule, biblioteche, postazioni informatiche) di chi ha già frequentato l’ateneo, una mappatura di quelli che dispongono della «carriera alias», ovvero uno strumento Lgbt-friendly per agevolare le persone in transizione di genere.

Le migliori facoltà di architettura: lauree magistrali



Tornando alla disamina delle facoltà di architettura e di ingegneria edile-architettura e partendo dalla classifica pubblicata dal Censis per le lauree magistrali a ciclo unico troviamo al primo posto la Facoltà di Architettura di Ferrara (105 punti), seguita da quella di Trieste (101,5 punti) e da quella di Pavia (93,5 punti). A ruota seguono Roma Tor Vergata (90,5 punti), Campania Vanvitelli (88 punti), il Politecnico di Milano (87 punti) e l’Università di Bologna (86,5 punti). Ferrara risulta al primo posto anche per quanto riguarda la progressione di carriera mentre è superata da Trieste per quanto riguarda i rapporti internazionali.

Le migliori facoltà di architettura: lauree triennali



Per quanto riguarda le “migliori facoltà di architettura 2019-2020 triennali” il gruppo comprende le triennali di architettura e ingegneria civile ovvero: ingegneria civile e ambientale, scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale, scienze dell’architettura, scienze e tecniche dell’edilizia. In questo caso il Censis mette al primo posto l’Università IUAV di Venezia (110 punti) – primo anche per quanto riguarda progressione di carriera e rapporti internazionali – seguito dall’Università di Sassari (104,5 punti) e da quella di Camerino (99,5 punti). Il Politecnico di Torino e quello di Milano si trovano invece, rispettivamente, in quinta e sesta posizione (95 e 94 punti). Un cambiamento rispetto ai due anni precedenti che avevano visto Sassari al primo posto, seguita dal Politecnico di Milano e dallo IUAVUn panorama che vede dunque il riconfermarsi delle grandi realtà della tradizione universitaria italiana.

Il rapporto Censis e i dati sulle immatricolazioni 2017-2018

Nel rapporto, andando invece a spulciare i dati generali, si sottolinea una crescita delle immatricolazioni per l’università italiana nell’anno accademico 2017-2018 (+1,3% rispetto all’anno accademico precedente). Inoltre,  l’istruzione universitaria è stata scelta dal 47% dei 19enni, praticamente la metà dei diplomati sceglie di continuare il suo percorso di studi. All’interno di questa scelta, la maggior parte dei futuri studenti sceglie università nell’ambito economico e dell’ingegneria industriale oppure dell’informazione, rispettivamente il 15,5% e il 12,5% del totale.

A cambiare è la geografia, non omogenea: sono infatti gli atenei del Nord a crescere sia in termini di rankings che di immatricolazioni a discapito di quelli del Centro e del Sud

Un discorso a parte va fatto, in conclusione, sulla competitività, sull’offerta e sulla produzione scientifica degli atenei italiani e delle facoltà di architettura, che salvo in rari casi non riescono a competere con le più importanti università mondiali. Dati che dovrebbe portare ad una riflessione sull’insegnamento e sulle strategie – anche politiche – da mettere in atto, e in generale ad una revisione del mondo della ricerca e della didattica in Italia.



*  H-Index, è criterio per quantificare la prolificità e l'impatto scientifico di un autore, basandosi sia sul numero delle pubblicazioni, sia sul numero di citazioni ricevute.

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