Archquadro: Re-Habitare - ISPLORA

Trailer Re-Habitare



Re-Habitare, re-habitare il pianeta, come percorso di ricerca e di cambiamento, un modus operandi e un approccio trasversale al progetto, lavorando sul rapporto tra uomo e natura, nella comprensione e nella rilettura del paesaggio alle diverse scale, trascendendo i confini dell’architettura in senso stretto ed intendendola come cura.

Un itinerario, quello proposto dallo studio Archquadro, che mette in tensione una riflessione ampia e complessa sulla nostra terra, sull’ecosistema. Un’architettura che si muove con premura e consapevolezza nello spazio sotteso tra uomo e natura, attenta al proprio impatto, significato e ruolo sul territorio.

Ancora, un’architettura sensibile rivolta alla cura delle amnesie urbane dei contesti quotidiani. Una sintesi progettuale che trova il suo campo di applicazione sulle terre resilienti, sui luoghi dell’abbandono, attraverso la tutela e la valorizzazione della biodiversità

Tempo e biodiversità come elementi imprescindibili, contrastando la produzione intensiva e riconsiderando i parametri della progettazione alle diverse scale. Tecnologia come strumento necessario per accompagnare e strutturare il progetto, sia nella fase di analisi che in quella costruttiva. 

Un’attenzione alla materia, al materiale e al suo tempo di vita, per un uso più consapevole. L’osservazione e l’identificazione dell’architettura “geneticamente modificata”, per una ricerca approfondito sulla nanotecnologia dei materiali e sulla loro durata nel tempo.

Un percorso che parte dai luoghi e dalla memoria per proporre il recupero e la rinaturalizzazione, interventi critici e soppesati, progetti evolutivi e crossing architecture.

Sperimentazione e innovazione: l’utilizzo di nuovi strumenti quali la realtà virtuale e aumentata, il BIM e l’olografia, l’innesto come pratica architettonica, ascoltando le diverse istanze e ripensando il futuro.

Rispetto e comprensione del luogo, per la ricerca di una qualità architettonica da reintrodurre nella dimensione del quotidiano. Premura e attenzione alla registrazione dei fenomeni sociali, delle azioni e delle dimensioni dell’umano, per un’architettura capace di inserirsi e re-habitare il territorio.


Obiettivi formativi

  • Si conoscerà e si approfondirà il tema centrale del lavoro dello studio Archquadro: l’attenzione alla biodiversità e all’impatto ambientale dell’architettura, un concetto progettuale e un modus operandi basato sul rapporto spazio-uomo-natura;
  • Si potranno scoprire gli strumenti e le questioni della pratica professionale e della ricerca dello studio: tecnologia e innovazione, materia e sperimentazione, integrando la realtà virtuale, il BIM e l’olografia nella pratica architettonica. Il tutto muovendosi attraverso i casi studio dei progetti che diventano il contrappunto “pratico” per misurare la teoria; 
  • Si scopriranno e si analizzeranno i progetti dello studio nella rigenerazione dei luoghi dello scarto e dell’abbandono. Ad emergere saranno gli aspetti tecnici e compositivi, le scelte e le sfide poste dai singoli lavori, all’interno di un quadro conoscitivo ed interpretativo; 
  • Si metteranno in luce i temi fondamentali di una progettazione sensibile alle istanze del territorio, dalle questioni legate all’innovazione sino a quelle del paesaggio, al fine di tracciare una possibile prospettiva di lavoro ampia e strategica basata sull’idea della “cura” dei luoghi che individui gli elementi imprescindibili per il futuro della pratica professionale. 



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