Trailer La lezione del viaggio
Pianificare, partire, assorbire, tornare. Il viaggio, per l’architetto, non può essere considerato come una pura attività mentale, ma come esperienza immersiva che si alimenta di un continuo sentire, annusare, osservare e gustare. La capacità del professionista di vedere, guardare e osservare, cogliere i dettagli e riportarli in un pensiero progettuale è punto fondante per un processo creativo che si costruisce e rivela nelle realizzazioni in divenire.
Per Roberto Murgia Architetto, il viaggio si costruisce di immagini e sensazioni, mescolando istantanee a suggestioni che aprono a nuove scoperte, nella percezione di una complessità in grado di raccontare lo spazio urbano come un insieme non riassumibile alla somma dei suoi edifici bensì una dimensione umana in cui la componente esperienziale gioca un ruolo chiave.
Tra curiosità e formazione, geografia e seduzione, si costruisce un percorso progettuale in cui spunti e riferimenti prenderanno forma e troveranno nuova vita in altre opere ancora da realizzare.
Un itinerario che fa degli interventi architettonici episodi di riflessione e collettività, trovando il suo punto di partenza e di arrivo nello stesso Studio RMA: un progetto che è spazio di lavoro, casa, luogo di riflessione e di alimentazione reciproca, contaminazione ed espressione.
Un luogo che racconta l’essenza del quartiere in cui si trova – quello di Porta Venezia – di cui ne racconta l’essenza come un laboratorio interno all’isolato raggiungibile da un lungo tunnel, nascosto alla vista, che si svela all’improvviso. Un progetto che trova origine nella sottrazione e nella demolizione di una porzione di un solaio, volta alla creazione interna di un patio privato e all’organizzazione degli spazi circostanti intorno alla parentesi verde, come un’oasi tra i tavoli di lavoro.
Una partenza che diventa incontro, scoperta e accoglienza, con i progetti realizzati di 21 House of Stories Hotel sui Navigli, il nuovo HQ di Corman a Lacchiarella e le sedi di Muji in Piazza Gae Aulenti e Corso Buenos Aires. Un percorso architettonico in cui la componente umana e culturale incontrano tradizione e innovazione, in un itinerario creativo e collettivo.
Il viaggio-nel-viaggio dell’intervento di 21 House of Stories Hotel nasce con un intervento temporaneo – Faro Milano – realizzando, alla sommità dell’edificio, una piccola architettura sopra i tetti, una camera con vista a 360 gradi sulla città pensata all’interno di un faro immaginario, quello della darsena dei navigli milanesi. Un microcosmo che si traduce non solo in uno spazio dove dormire ma un luogo di condivisione, di incontro, dove vivere nuove esperienze e sentirsi a casa anche fuori di casa, una idea di community unica, fatta di studenti, giovani lavoratori, start up; una casa aperta e iperconnessa, flessibile, dove organizzare mostre, incontri, studiare e lavorare.
Architettura in divenire, che trasforma la sua essenza temporanea in un intervento di rigenerazione urbana nel cuore della vecchia Milano che ha trasformato una storica centrale telefonica in un albergo innovativo aperto alla città, un nuovo format di ospitalità ibrida sui navigli. Il viaggio, quindi, nella storia e nella memoria di un edificio degli anni ’60 poi caduto in dismissione. Un oggetto architettonico collocato in una posizione a cerniera tra due scale urbane differenti, in un dibattito tra la sobrietà ed eleganza dell’architettura milanese degli anni ‘50 e la necessità di dare un carattere proprio a un edificio fuori scala rispetto al contesto urbano circostante.
21 House of Stories Hotel rappresenta un’innovativa proposta di ospitalità ibrida perfettamente in grado di integrarsi nel tessuto urbano di Milano: non rappresenta solo un hotel, ma un vero viaggio umano in cui storie, arte e cultura si incontrano. Le numerose terrazze, ognuna con una sua natura iconica, la piscina e lo skybar, rendono questo luogo una nuova attrazione milanese: uno spazio per raccontare valori, idee, progetti, percorsi che insieme possono fotografare l’Italia Contemporanea, quella più giovane, vivace, intraprendente, luogo di ospitalità capace di incrociare e dare spazio a nuovi mondi e nuove tendenze, all’insegna della creatività e dell’innovazione.
Un viaggio che non si arresta mai, alimentandosi delle sfide – progettuali ed esperienziali – date dai molteplici incontri e dai continui stimoli raccolti in anni di peregrinazioni e di attento ascolto delle trame urbane e umane internazionali.
Obiettivi formativi:
- La lezione approfondisce le scelte progettuali che derivano da spunti e riflessioni effettuate durante il viaggio, inteso come momento formativo e creativo volto ad alimentare il processo creativo, espressivo e progettuale del professionista quando entra in contatto con differenti realtà e mondi, trame urbane e umane internazionali.
- Si approfondisce un processo progettuale complesso di rigenerazione effettuato nel cuore del capoluogo lombardo, tramutando una centrale telefonica di quartiere prima in un’istallazione temporanea e successivamente in un hotel di ultima generazione, in cui innovazione tecnologica e scelta materica diventano elementi principe della progettazione.
- La lezione affronta un excursus progettuale che racconta di un tempo in cui percezioni, riflessioni e immagini differenti entrano a far parte del processo progettuale: sedi di spazi dedicati al retail e nuovi HQ si traducono in scelte materiche e cromatiche che guardano dalla grande scala al dettaglio.
- La lezione approfondisce il progetto per la sede dello Studio RMA, mettendo in luce i benefici e le difficoltà di essere il progettista e il committente allo stesso tempo. Come questo nuovo spazio di lavoro sia diventato, poi, anche e soprattutto casa, luogo di riflessione, di alimentazione reciproca, di contaminazione e di espressione.