Gli ospedali continueranno a facilitare la diffusione dell'infezione, a meno che non vengano stabiliti e rispettati protocolli di controllo dell’infezione stessa. Non esistono ancora protocolli convalidati studiati per prevenire la trasmissione di COVID-19, gli ospedali stanno quindi mettendo a punto riprogettazioni degli spazi effettuate al volo, facendo del loro meglio per imparare da protocolli basati su altre malattie.
Gli operatori sanitari, particolarmente vulnerabili all'esposizione e a casi di infezione più gravi, devono rimanere sani per proteggere i loro pazienti, le loro famiglie e le comunità. Abbiamo bisogno di una ricerca che identifichi il modo in cui la progettazione degli spazi può mitigare il rischio. Nel caso del Mount Sinai Hospital a New York, i medici hanno aiutato i progettisti utilizzando action cam (GoPro) in remoto in reparti COVID-19 attivi, lavorando su 3 livelli.
Sono necessari adeguati protocolli di controllo dell’infezione sia nei singoli reparti che nei corridoi e negli ingressi chiave, come gli accessi ai reparti stessi. Semplici ausili visivi e il metodo del “nudge” progettuale possono aiutare a mitigare la trasmissione dell'infezione comunicando chiaramente la zona di rischio.
Il team di ricerca ha identificato zone rosse, arancioni e verdi in condizioni di aumento della pandemia. Devono essere prese tutte le misure possibili per garantire che, negli ospedali verticali, le scale e gli ascensori rimangano incontaminati, poiché collegano molte zone diverse; nastro, segnaletica o vernice possono essere utilizzati per designare più chiaramente queste diverse aree di rischio e soglie.
Per malattie infettive altamente contagiose, sono progettate stanze di isolamento a pressione negativa con anticamere e precauzioni speciali per quanto riguardo il flusso dell’aria. Per evitare che l'aria contaminata si diffonda nel resto dell'ospedale, le stanze devono essere completamente sigillate, rispettare un certo numero di ricambi d'aria all'ora, garantire una pressione negativa (impedendo all'aria dell’ambiente di entrare nel corridoio) e smaltire in sicurezza l'aria contaminata.
Il Mount Sinai ha inoltre convertito 260 camere per pazienti già esistenti in stanze di isolamento a pressione negativa.
Sono state installate pareti e porte sulla parte anteriore di reparti di terapia intensiva precedentemente aperti e sono state prese misure per garantire spazi per i pazienti interamente sigillati. Grandi filtri aria ad alta efficienza (HEPA) sono stati portati negli ambienti e allestiti perché scarichino direttamente dalle finestre dotate di pannelli in legno. I monitor sono stati portati nei corridoi per ridurre al minimo l'esposizione degli operatori e consentire un monitoraggio più sicuro e facile. Sono stati installati contenitori per lo smaltimento e la raccolta differenziata di DPI dedicati a ogni unità e sono stati stabiliti protocolli per trasportare questi materiali agli ascensori di servizio dedicati, nel tentativo di ridurre al minimo la contaminazione incrociata.
Mentre continuiamo a riorganizzare le infrastrutture e i processi di assistenza adattandoli alla nuova normalità, medici, progettisti e amministratori devono lavorare insieme per rendere più visibili i rischi invisibili e creare spazi che infondano ordine, collaborazione e morale.
CREDITS E NOTE
Foto copertina: © Iwan Baan, Les Centres GHESKIO Tuberculosis Hospital, Port-au-Prince, Haiti
Per ulteriori informazioni su questa ricerca sulla risposta a COVID-19, si veda https://massdesigngroup.org/covidresponse
Nota: Questo documento non è da intendersi come linea guida per la progettazione. È una rappresentazione delle lezioni apprese da una metodologia di ricerca progettuale implementata rapidamente. Sono necessarie ulteriori ricerche, ulteriori casi di studio, test e iterazioni per creare linee guida formali per il controllo delle infezioni durante picchi di pandemia come COVID-19.
Si ringrazia:
- Dr. John Bucuvalas, Vice-Presidente di Facoltà e Professore di Pediatria, Icahn School of Medicine, Mount Sinai e Mount Sinai Kravis Children’s Hospital
- Regina Y. Chen, Senior Director, MASS Design Group
- Dr. Michael Dolinger, MBA, Capo Specializzando in Pediatria, Mount Sinai Kravis Children’s Hospital
- Grace Galvin, MPH, Vice-Direttore, Innovation Platform, Ariadne Labs
- Jeffrey Mansfield, Direttore, MASS Design Group
- Ashley Marsh, Capo Architetto, MASS Design Group
- Michael Murphy, Socio Fondatore e Direttore Esecutivo, MASS Design Group
- Dr. Neel Shah, MPP, Assistente Universitario di Ostetricia, Ginecologia e Biologia della Riproduzione, Harvard Medical School, Direttore Delivery Decisions Initiative presso Ariadne Labs
- Dr. David Reich, Professore di Anestesia, Presidente e Direttore Operativo, Mount Sinai Hospital
- Maimuna Sayyeda, Direttore Operazioni, Mount Sinai Kravis Children’s Hospital
- Amie Shao, Titolare, MASS Design Group
- Dr. Steven Yung, Direttore Medico Qualità e Sicurezza, Mount Sinai Kravis Children’s Hospital