Una nuova casa in legno abbracciata dalla sua memoria in pietra - ISPLORA
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Il recupero di un rustico in Piemonte

Progetti

Una nuova casa in legno abbracciata dalla sua memoria in pietra.

Dell’edificio originario, probabilmente composto da due volumi, non rimaneva più nulla. La copertura era completamente crollata, così come i solai interni e gran parte delle murature realizzate in pietra mista con elementi in laterizio. Ma la facciata principale, da cui emergevano anche evidenti tracce di intonaco, presentava un notevole numero di aperture disposte in modo regolare.




L’idea di base è stata quella di mantenere intatte le poche murature della vecchia casa consolidandole e lasciandole il più originarie possibili, inserendo al loro interno la nuova casa in legno “protetta come in un abbraccio della memoria

Il progetto ha quindi operato nella direzione del mantenimento della memoria dei luoghi, mantenendo intatte le murature esistenti, in particolar modo la facciata principale con la sua patina, ed inserendo al proprio interno una nuova volumetria contemporanea, completamente indipendente e reversibile.




Le facciate esistenti non sono state modificate, ma semplicemente consolidate internamente mediante l’applicazione di una rete in fibra di carbonio rivestita da un intonaco in calce idraulica ed esternamente mediante cuci-scuci e iniezioni di boiacca fluida a base di calce naturale idraulica.

Una volta consolidati i ruderi esistenti, all’interno del fabbricato, sopra un vespaio in vetro cellulare, è stata eseguita una platea di fondazione in cemento armato su cui è stata montata la struttura lignea portante. In aderenza ai vecchi muri consolidati sono stati posizionati i nuovi montanti, poi rivestiti esternamente in tavole di legno inchiodate e internamente in pannelli tipo cartongesso. All’interno del pacchetto di parete è stato posizionato isolante in fibra di legno.



Il paramento esterno in legno segue quindi il profilo della parete in pietra consolidata, proseguendo poi anche in copertura a determinare una sorta di scatola inserita nel perimetro del vecchio fabbricato.

Il tetto è costituito da una struttura metallica, appoggiata sulla scatola lignea del fabbricato, che sostiene una copertura ventilata in lamiera zincata. La nuova copertura ha ampi passafuori, che terminano con un canale di gronda in lamiera metallica fissato al calante del tetto.

All’interno del fabbricato gli impalcati sono in travi di legno ancorate alla struttura principale e soprastante costituito in tavoloni. I serramenti sono in legno a tripla battuta con vetri isolanti a camera.

Il collegamento tra i due piani è garantito mediante una scala con struttura metallica e gradini in tavole di legno; il parapetto della scala è in ferro a disegno semplice, mentre quello del soppalco è costituito da uno scrittoio sempre realizzato in ferro e legno di larice.



Sul lato nord-ovest è stata realizzata un’autorimessa parzialmente interrata, con soprastante terrapieno adibito ad orto con la metodologia della permacoltura, avente struttura in calcestruzzo armato e rivestimento in pietra locale.

A lato dell’abitazione è stato realizzato un camminamento in liste di legno che, partendo dall’autorimessa, costeggia tutta l’abitazione e prosegue a sbalzo protraendosi come un trampolino sulla valle sottostante.



Credits

  • Press Kit: Dario Castellino Architetto
  • Fotografie: Arch. Dario Castellino

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